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Bracigliano, aumento tariffa trasporto scolastico: è polemica Provincia Provincia e Regione 

Bracigliano, aumento tariffa trasporto scolastico: è polemica

La giunta comunale di Bracigliano ha modificato, aumentandole, le tariffe del servizio di trasporto scolastico e le relative modalità di pagamento. A partire dal nuovo anno scolastico 2025/26 le nuove tariffe prevederanno un costo di 250 euro per il servizio annuale e di 200 euro per ogni abbonamento successivo al primo.

Sul provvedimento, reso immediatamente esecutivo, sono intervenuti i consiglieri di opposizione del Gruppo “Radici”, che hanno ritenuto “sconsiderato, iniquo e del tutto inopportuno” l’incremento delle tariffe del servizio di trasporto scolastico, sottolineando anche la retromarcia che l’attuale amministrazione è stata costretta a fare introducendo una nuova modalità di pagamento (attraverso un’integrazione al precedente provvedimento) a seguito delle vibranti proteste dei genitori degli alunni.

“La tariffa del traporto scolastico – hanno evidenziato i consiglieri di “Radici” – rispetto a quelle deliberate dall’Amministrazione targata Antonio Rescigno sono aumentate di circa il 25%. Nel 2022 il costo complessivo per un intero anno ammontava a 160 euro, a fronte degli attuali 250 euro; per i nuclei con più figli il costo complessivo era pari a 128 euro per ogni abbonamento successivo al primo a fronte degli attuali 200 euro. Confrontando i costi con il limitrofo Comune di Mercato San Severino abbiamo notato enormi differenze: qui la tariffa intera per il primo figlio ammonta a 160 euro; per 2 figli a 112 euro e per 3 o più figli a 80 euro. Eppure il territorio di Mercato San Severino è di gran lunga più ampio di quello di Bracigliano con i mezzi che percorrono molti più chilometri, ma l’Ente ha mantenuto tariffe molto accessibili”.

Discutibili anche le modalità di pagamento. “Oggi – spiegano i membri di “Radici” – l’Amministrazione impone di pagare gli abbonamenti con distinte modalità: o in un’unica soluzione; o in 3 rate di pari importo. A questi sono stati costretti ad aggiungere la modalità di pagamento mensile, dopo che i genitori degli alunni hanno fortemente contestato gli iniziali due metodi adottati. Ora, infatti, con una integrazione alla delibera precedente, è stato indicato che, a discrezione dell’utente, si aggiunge la possibilità di corrispondere quanto dovuto in ratei mensili, ciascuno di pari importo, da versarsi il primo al momento dell’iscrizione al servizio e i successivi entro il giorno 5 di ogni mese”.

Un comportamento, quello adottato dalla maggioranza di governo, che il gruppo “Radici” definisce “davvero imbarazzante e fuori da ogni logica”, con l’impegno da parte dei consiglieri di opposizione di battersi per chiedere ai competenti organismi istituzionali una revisione al ribasso delle tariffe applicate per andare incontro alle esigenze dei contribuenti.

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